
| Diana, la favola LUIGI CASTIGLIONE
Diana, la favola
In nome di sua maest�?
Pagine 256, � 18
Contestazioni [2]
Cos�� alla fin fine una favola se non una narrazione in cui parlano ed operano anche animali ed esseri inanimati ed immaginari sempre (fate, gnomi, streghe ed alberi, serpenti e rane e fiori...) con lo scopo di trarne una morale, o la rappresentazione scenica, oppure l�intreccio d�un dramma o d�un poema, e l�illusione altres�, il dramma creato dalla vita?
� la favola di queste pagine, che non configurano una biografia, ma soltanto brandelli di carne d�una vita che, volendo viversi in tutte le implicanze, non lo fu che nell�immagine falsata e latente, fugace, nell�apparenza ingannevole, nel rincorrere l�effimero, l�inconsistenza, la futilit�, la debilit� dell'essere, ove il nulla profonde ha le radici...
La triste, breve favola in cui una principessa si muove e muore, nel dramma d'una vita, tra fiori e rose, tra i fiori e le rose, e tra le spine...
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