| Prolegomeni agli infami LUIGI CASTIGLIONE
Prolegomeni agli infami
(Interrogativi indiretti a Bernanos,
Bloy, Maulnier, Corsaro, Claudel,
Giuliotti, Marcel, Mauriac, Péguy)agine 160, € 16
Le Pleiadi / Collana di saggistica [3]
Tra gli ascendenti del Castiglione ci son certo gli scrittori ch’egli interroga qui, com’ama dire, indirettamente, opponendo con fermezza alla viltà il coraggio, all’ipocrisia la sincerità, alla menzogna la verità, al manierismo la virilità, al lacchismo la nobiltà, all’infamia l’onore...
Il filo conduttore di questi saggi disuguali, ma con un massimo denominatore comune, è l’evidenziazione del tarlo dell’infamia che «brucia persino nel cero consacrato»...
Un'angoscia esistenziale che lo consocia al Claudel che invoca: «Resta con me Signore, perché la sera s’avvicina e non abbandonarmi! / non rovinarmi con i Voltaire, e i Renan, e i Michelet, e gli Hugo, e tutti gli altri infami! / La loro anima è come i cani morti, i loro libri son pieni di letame»; al Giuliotti che invita ad abbattere «la gran bestia che della patria va facendo una cloaca»; al Bemanos che confessa: «La Chiesa ha la custodia del povero, ed il partito clericale è sempre stato soltanto il sornione intermediario del cattivo ricco, l’agente più o meno consapevole, ma indispensabile, di tutte le simonie... Ho vergogna di loro... Tutti noi abbiamo tradito il Figlio dell’Uomo. Da parte mia spero almeno di non averlo venduto»...
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